TORRE DEL GRECO: SOSPETTA ‘PARENTOPOLI’ SU ASSUNZIONI VIGILI, M5S SCRIVE A CANTONE
“Non abbiamo nessuna intenzione di gettare la spugna di fronte a una vicenda opaca e scandalosa. Il caso di ‘parentopoli’ sollevato nell’ambito del concorso per l’assunzione di 13 vigili urbani a Torre del Greco è più che un sospetto, come denunciato più volte anche dalla stampa locale. Eppure la classe dirigente cittadina non si è degnata di aprire bocca su quanto stava succedendo in Comune”.
Lo affermano il deputato del Movimento Cinque Stelle, Luigi Gallo, e l’ex consigliere comunale del M5S di Torre del Greco, Ludovico D’Elia, annunciando di aver inviato una lettera al presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, per chiedere di verificare “presunte irregolarità” e “violazioni di legge” nel concorso per l’assunzione a tempo indeterminato part-time di 13 vigili urbani nel Comune di Torre del Greco.
Nell’esposto si segnala come nella graduatoria della fase preselettiva del concorso sia risultato idoneo un numero abnorme di candidati (87 rispetto ai 60 previsti dal bando), tutti con il punteggio massimo (30/30). Da organi di stampa, inoltre, si è appreso che molti dei candidati risultati idonei alla prova preselettiva risultano legati da parentele varie con esponenti politici ed amministratori comunali. Questa circostanza risulterebbe confermata da determinazioni dirigenziali, emesse a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, per sostituire i membri della commissione esaminatrice del concorso per incompatibilità a svolgere il ruolo a causa di rapporti di parentela con alcuni dei candidati.
“Il Movimento 5 Stelle chiederà al commissario prefettizio Giacomo Barbato di fare piena luce su questa vicenda – dicono Gallo e D’Elia – per portare questo Comune lontano dalle condotte che in questi anni hanno macchiato la faccia e l’immagine della città”.