Ci sarebbero “rilevanti anomalie” riguardanti i costi del collegamento ferroviario ad alta velocità Torino-Lione: da qui nasce la mia interrogazione parlamentare indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nel rapporto presentato dalla Corte dei Conti si evince la presenza di rilevanti anomalie, a partire dai costi. I fondi inizialmente stanziati dall’Unione ammontano a 1,2 miliardi, su un totale del costo stimato di 5, 2 miliardi. Nel corso del tempo, il progetto ha subito notevoli modifiche, tra cui la decisione di raddoppiare le gallerie per le linee ferroviarie, generando cosi’ un notevole incremento dei costi previsti pari all’85%, stimabili in una somma pari a circa 9,6 miliardi di euro.
Nel rapporto della Corte dei conti sono stati evidenziati, inoltre, dubbi in merito alla sostenibilità economica del progetto, sottolineando che sulla base del numero dei passeggeri attesi e del potenziale traffico, la popolazione complessiva che vive nel bacino di utenza e’ troppo poco numerosa per assicurare una sostenibilità economica a lungo termine. Secondo la Corte la questione maggiormente rilevante è che vi possa essere il forte rischio che gli effetti positivi ambientali siano stati anch’essi sovrastimati.
La Corte ha evidenziato che i benefici in termini di emissioni si avranno solo dopo 25 anni dalla effettiva entrata in servizio dell’opera e non, come indicato dalla Francia, a partire dal venticinquesimo anno dall’inizio dei lavori. Tale stima è necessaria per comprendere le tempistiche relative alla riduzione dell’impatto derivante da dieci milioni di tonnellate di CO2 prodotte dai lavori di realizzazione.